martedì 17 settembre 2013

LA NASCITA DELLA SCIENZA: alcune informazioni fondamentali.


Verso la fine del 1500, Galileo Galilei insegnava astronomia all'Università di Padova.
Oltre a questa attività, però, dato che era molto affascinato dal lavoro degli artigiani che lavoravano presso l'arsenale di Venezia, creò anche un piccolo laboratorio nella sua abitazione in cui chiamò a lavorare un artigiano specializzato, di nome Marcantonio Mazzoleni. Grazie al suo aiuto, Galilei riuscì a costruire delle lenti di ingrandimento di diverse forme e dimensioni.  
Il suo obiettivo era di riuscire a costruire un attrezzo che permettesse di vedere cose che l’uomo non era mai riuscito a vedere. Fu così che Galilei e Mazzoleni inventarono il cannocchiale. Grazie a questo strumento Galilei iniziò a studiare le stelle. 
Le scoperte che fece furono importantissime. Scoprì che il pianeta giove aveva dei satelliti, così come la terra aveva la luna. Le sue intuizioni rivoluzionarono le conoscenze scientifiche e diedero inizio alla cosiddetta scienza moderna.
Per capire la grande novità delle scoperte di Galileo, dobbiamo prima conoscere le idee che erano diffuse nell’Europa, all’inizio del 1600.
All’inizio del 1600 si credeva che l’universo fosse come lo aveva descritto Aristotele 2000 anni prima. Le idee di Aristotele, inoltre, erano state confermate da un altro studioso (nel 300 d. C.), di nome Tolomeo.
Secondo questi due studiosi:
1)      La terra si trovava al centro dell’universo;
2)      L’universo era formato da 9 sfere;
3)      Le sfere erano fatte di cristallo e ruotavano una dentro all’altra;
4)      Le sfere sono tutte racchiuse nell’ultima sfera, la più esterna, detta Divina Armonia.
5)      La sfera della luna, che è la più vicina alla sfera terrestre, divide il modo sublunare (in cui sta la terra) dal mondo delle sfere celesti (dove si trovano tutti i pianeti).
6)      Il mondo sublunare e il modo celeste erano regolati da leggi completamente diverse.
Oltre alle teorie di Aristotele e Tolomeo, la nuova scienza di Galileo dovette fare i conti con i pregiudizi e le superstizioni che derivavano dal periodo del medioevo:
-        La fede cristiana riteneva una verità assoluta l’idea che la terra fosse posta al centro dell’universo (in quanto era la cosa più importante creata da Dio);
-        Gli astrologi ritenevano che le stelle e i pianeti potessero influire sulla vita e il destino degli uomini, ecc.;
-        Tutti gli studiosi ed i religiosi ritenevano che la terra fosse il regno dell’imperfezione, mentre la perfezione si trovava solo nel modo celeste.

IL METODO DI GALILEO
Galileo parte da un’intuizione e da qui elabora una teoria. Per lui non è vero che la natura è imperfetta, ma è regolata da “leggi” regolari, che possono essere osservate e studiate attraverso la matematica e la geometria. Con i suoi esperimenti Galileo scoprì che la terra non era imperfetta, ma era regolata da leggi precise, inoltre, intuì che tutti i fenomeni naturali potessero essere misurati ed espressi con formule matematiche.
Galileo inizia a porsi delle domande che mai nessuno si era posto. Ad esempio, non si domandò più “Perché un sasso cade a terra?”, ma si chiese “Come fa un sasso a cadere?”.
Galileo iniziò a fare degli esperimenti. Si recò presso la torre di Pisa e iniziò a lanciare oggetti dalla cima, per studiare come gli oggetti cadessero a terra. Scoprì che oggetti uguali, ma di peso diverso, cadono con la stessa velocità (cioè una sfera di piombo non cade più velocemente di una sfera di legno. Le due sfere cadono insieme).
In realtà le idee di Aristotele e Tolomeo erano già state messe in discussione da Nicola Copernico a metà del 1500. Questo studioso polacco, ad esempio, aveva già affermato che non era vero che la terra era al centro dell’universo! Al centro dell’universo, per lui, c’era il SOLE.
Le teorie di Copernico, però, erano poco note e chi le aveva studiate, le riteneva una pura invenzione! Galilei conosceva benissimo le teorie di Copernico e grazie al cannocchiale riuscì a dimostrarle e a farle vedere a tutti. La Chiesa cercò di impedire la diffusione delle teorie di Galilei, ma, anche se lo costrinse a dichiarare false tutte le sue teorie, non poté fermare la rivoluzione che aveva già avuto inizio.

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