Verso la fine del 1500, Galileo Galilei insegnava astronomia all'Università di Padova.
Oltre a questa attività, però, dato che era molto affascinato dal lavoro degli artigiani che lavoravano presso l'arsenale di Venezia, creò anche un piccolo laboratorio nella sua abitazione in cui chiamò a lavorare un artigiano specializzato, di nome Marcantonio Mazzoleni. Grazie al suo aiuto,
Galilei riuscì a costruire delle lenti di ingrandimento di diverse forme e
dimensioni.
Il suo obiettivo era di
riuscire a costruire un attrezzo che permettesse di vedere cose che l’uomo non
era mai riuscito a vedere. Fu così che Galilei e Mazzoleni inventarono il cannocchiale.
Grazie a questo strumento Galilei iniziò a studiare le stelle.
Le scoperte che fece furono importantissime. Scoprì
che il pianeta giove aveva dei satelliti, così come la terra aveva la luna. Le
sue intuizioni rivoluzionarono le conoscenze scientifiche e diedero inizio alla
cosiddetta scienza moderna.
Per capire la
grande novità delle scoperte di Galileo, dobbiamo prima conoscere le idee che
erano diffuse nell’Europa, all’inizio del 1600.
All’inizio del
1600 si credeva che l’universo fosse come lo aveva descritto Aristotele 2000
anni prima. Le idee di Aristotele, inoltre, erano state confermate da un altro
studioso (nel 300 d. C.), di nome Tolomeo.
Secondo questi
due studiosi:
1)
La terra si trovava al centro dell’universo;
2)
L’universo era formato da 9 sfere;
3)
Le sfere erano fatte di cristallo e ruotavano una
dentro all’altra;
4)
Le sfere sono tutte racchiuse nell’ultima sfera, la più
esterna, detta Divina Armonia.
5)
La sfera della luna, che è la più vicina alla sfera
terrestre, divide il modo sublunare (in
cui sta la terra) dal mondo delle sfere
celesti (dove si trovano tutti i pianeti).
6)
Il mondo sublunare e il modo celeste erano regolati da
leggi completamente diverse.
Oltre alle
teorie di Aristotele e Tolomeo, la nuova scienza di Galileo dovette fare i
conti con i pregiudizi e le superstizioni che derivavano dal periodo del
medioevo:
-
La fede cristiana riteneva una verità assoluta
l’idea che la terra fosse posta al centro dell’universo (in quanto era la cosa
più importante creata da Dio);
-
Gli astrologi ritenevano che le stelle e i
pianeti potessero influire sulla vita e il destino degli uomini, ecc.;
-
Tutti gli studiosi ed i religiosi ritenevano che
la terra fosse il regno dell’imperfezione, mentre la perfezione si trovava solo
nel modo celeste.
IL METODO DI GALILEO
Galileo parte da
un’intuizione e da qui elabora una teoria. Per lui non è vero che la natura è
imperfetta, ma è regolata da “leggi” regolari, che possono essere osservate e
studiate attraverso la matematica e la geometria. Con i suoi esperimenti Galileo scoprì che la terra non era imperfetta, ma era regolata da leggi precise, inoltre, intuì che tutti i fenomeni naturali potessero essere misurati ed espressi con formule matematiche.
Galileo inizia a
porsi delle domande che mai nessuno si era posto. Ad esempio, non si domandò
più “Perché un sasso cade a terra?”, ma si chiese “Come fa un sasso a cadere?”.
Galileo iniziò a
fare degli esperimenti. Si recò presso la torre di Pisa e iniziò a lanciare
oggetti dalla cima, per studiare come gli oggetti cadessero a terra. Scoprì che
oggetti uguali, ma di peso diverso, cadono con la stessa velocità (cioè una
sfera di piombo non cade più velocemente di una sfera di legno. Le due sfere
cadono insieme).
In realtà le
idee di Aristotele e Tolomeo erano già state messe in discussione da Nicola
Copernico a metà del 1500. Questo studioso polacco, ad esempio, aveva già
affermato che non era vero che la terra era al centro dell’universo! Al centro
dell’universo, per lui, c’era il SOLE.
Le
teorie di Copernico, però, erano poco note e chi le aveva studiate, le riteneva
una pura invenzione! Galilei conosceva benissimo le teorie di Copernico e
grazie al cannocchiale riuscì a dimostrarle e a farle vedere a tutti. La Chiesa cercò di impedire la
diffusione delle teorie di Galilei, ma, anche se lo costrinse a dichiarare false
tutte le sue teorie, non poté fermare la rivoluzione che aveva già avuto
inizio.
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